mercoledì 31 dicembre 2014

Idee semiserie per l'anno nuovo


Idee per l'anno nuovo, divise in tipologie fittizie, perché nessuno è una tipologia, siamo un simpatico megamix di tutto, quindi, leggete se ne avete voglia e sorridete con me...
Dicevo, idee per l'anno nuovo:

per i razionali

organizzate tutti gli obiettivi in una scaletta dal più importante a quello meno e metteteci le date, un buon modo per augurare a voi stessi buon anno

per i sognatori

scrivete le vostre intenzioni tutte concrete e in positivo (non desideri) per il nuovo anno su un foglio, mettetelo in un cassetto e rileggetelo il 31 dicembre 2015 (chissà)

per i calcolatori

il 2015 in numerologia è un anno 8, l'anno legato all'economia, ai soldi, alle perdite, ma anche ai guadagni...puntate tutto sui guadagni

per gli svagati

che sia un anno o un altro che importa? Il tempo non esiste, il tempo è circolare (circolare gente, circolare!)

per chi ha nome amico/a

nessun obbligo, nessuna predica, nessun consiglio, nessuna pessima figura, nessun imbarazzo, nessun secondo fine, nessuna attesa ricompensa, nessun giudizio, nessuna cattiva parola, mantra mantra mantra, nessun obbligo, nessuna predica, nessun consiglio...

per i creativi

o parte destra del cervello aiutami a fare in modo che la sinistra non prevalga, posso creare ciò che voglio, quando voglio, ricordamelo!

per chi sa dare valore alle parole

quanta energia c'è nelle parole? e dunque che parola sia, perché come è scritto all'inizio del testo sacro "prima venne il verbo" e poi le cose dette dal verbo videro la luce, diamo energia alle parole che iniziano bene, che fanno stare bene, tutto l'anno, tutti gli anni. Alcuni simpatici esempi di parole con energia amorosa a mille: "sei bravo/a - hai talento (ognuno di noi ne ha più di uno) - puoi farcela - grazie - ti ringrazio - ti voglio bene -  sì - mi fa piacere ascoltarti - è importante ciò che dici/che fai...

a chi piace divertirsi

non cedere alla tentazione di rimandare ciò che ti dà piacere, la responsabilità è un concetto sopravvalutato e ingannevole. Nessuno dovrebbe essere responsabile dei figli, nel lavoro, ecc. dovrebbe farlo perché prendersi cura e fare le cose per bene, fa e dà piacere. Se una cosa si fa con piacere, non serve essere responsabili, la responsabilità non è il principio ma la conseguenza

per chi crede nella possibilità di scegliere

avanti così miei prodi! 2015 scegliamo ancora

per chi non crede nella possibilità di scegliere

nessuna sfiga è una colpa, nessun accadimento è una condanna, è solo un modo per capire cosa sta succedendo, alle volte potrebbe essere tardi, alle volte lo è realmente, alle volte si arriva giusto in tempo per comprendere e per scendere da quel tram e cambiare strada e accorgersi che si sta scegliendo. Mi sono ricordata una frase ritrita, ma con un senso: anche non scegliere è scegliere


per chi crede nella riconoscenza

riconosco, riconosciuto, riconoscimento, so cosa riconoscere e a cosa e a chi dire grazie, ogni grazie è pura felicità, grazie alle cose piccole: lucette dell'albero di Natale che brillano, pizza cotta bene, buon sonno ristoratore, alberi innevati, freddo fine dicembre 2014, passeggiate, rumore della pioggia che cade, guardare il mare che cambia colore, ballare senza ritmo o con ritmo (che importa?) ecc. grazie per altre cose un pochino più grandi, ogni grazie pura gioia che si diffonde fino al 2015 e molto oltre

per chi ha letto tutto

e vorrei aggiungere molto altro, ma sto partendo verso i festeggiamenti, le parole non sono mai finite, mi faranno compagnia fino a domani; domani, che esiste per i razionali, che è sempre qui, in realtà, per persone come me, soggette a un tempo finito e illimitato...alla prossima e buon tutto, tutto di tutto cuore


giovedì 18 dicembre 2014

Nessun luogo nessuna musica

Oggi ho letto nel blog della disegnatrice la descrizione di un paese che conosco bene. Ho rivisto quel luogo con i suoi occhi e un po' mi sono ritrovata a condividere la sua esperienza.
Un paese non vuol dire niente, ci sono persone che adorano stare lì e ci staranno tutta la vita, ma per me è sempre stato il mio "non luogo". 
I luoghi sono connessi ad associazioni di eventi, ebbene, la mia associazione è sempre stata "vivo in un perimetro dove mi indicano i confini". Quando ero piccola chi aveva, come me, un nome a sud veniva considerato un extracomunitario, ed in effetti, avevo anche l'aspetto mediterraneo consono al ruolo. Bisogna considerare che gli extra erano delle rarità, e quindi, chi aveva discendenza made in sud, si contendeva il primato dell'unico vero soggetto da allontanare. Ora siamo scesi in classifica, grazie all'arrivo di altri, ma credo, comunque, che la presenza nella top ten del "mettiamoli al bando" sia ancora assicurata.


L'altra parte di me, quella nordica, nascosta da occhi scuri e pelle algerina, si rincuorava che prima o poi avrei levato le tende e consacrato il mio dna da anima mobile. E così è stato, adoro i nidi e i luoghi aperti dove mi trovo a vivere e credo che il "paese che conosco bene" sia più un luogo del mio spirito anche se ha sembianze reali, un luogo buio dove manca l'aria. Dove tornare significa soffrire e il risultato non sia una liberazione ma la schiavitù al passato.
Quindi, non torno ma vado, vado e sono senza tempo, il calendario non segna niente, non segna date, non fa stupidi countdown e la mia età resta solo un numero su un foglio. Il futuro non mi confonde, il presente mi fa volere, il passato conta come il due di picche.
Oggi ho letto nel blog della disegnatrice la descrizione di un paese che conosco bene e non ho sentito nessuna musica.

mercoledì 10 dicembre 2014

Racconto di una serata: sguardi e parole


Per la prima volta ho presentato il mio romanzo. La scrittrice parlava per incontrare con me l'entusiasmo e la gioia degli occhi negli occhi degli altri. Belli gli occhi della persone a Clauzetto, occhi che mi ascoltavano e che ascoltavo con attenzione. Bella l'accoglienza di Eva e della sua famiglia. Belli amici e compagno di vita che fissavano il momento. Per finire, in questo cerchio di condivisione, che in realtà non finisce mai, vorrei lasciare dentro me la traccia dell'abbraccio di una ragazza, e del suo grazie. Quella ragazza che uscita dalla stanza senza le mie parole, ma abbracciandomi per le mie parole.Quelle parole che sono state il riflesso del mio riflesso nel suo riflesso. Anche se non so chi sei, ti ringrazio, perché mi hai fatto comprendere una cosa importante per il mio presente/futuro, che va al di là di qualunque parola.


martedì 2 dicembre 2014

Prima presentazione

Ebbene sì, anche il romanzo ha la sua prima presentazione ed io lo seguo a ruota.






Ce ne andremo in montagna, a Clauzetto, dove la carissima Eva ci presterà uno spazio nel suo Bar Issimo. VOLEVO PRECISARE CHE IN QUESTO MOMENTO NON C'E' NEVE (mi piaceva la foto).

Tutto questo accadrà DOMENICA 7 DICEMBRE alle ore 19:00, com'è detto, al Bar Issimo di Clauzetto...per non sbagliare sappiate che è l'unico bar del paese, non ci si può perdere!



giovedì 27 novembre 2014

Vacanza romana

Più libri più liberi

Dal 4 all’8 dicembre torna Più libri più liberi, la fiera della piccole e media editoria, giunta alla tredicesima edizione, la manifestazione si svolge al Palazzo dei Congressi dell’Eur a Roma.
Con Italo andata e ritorno da Venezia a Roma e viceversa in 6 ore e qualcosa in totale. 

venerdì 21 novembre 2014

In ricordo di Pietro

In "Due ore di perfezione assoluta", uno dei protagonisti si chiama Pietro. Il nome è stato scelto in ricordo di un altro Pietro, un ragazzo creativo, brillante, sensibile come lo sono molti artisti. Pietro ci ha lasciati nel 2002 a ventisei anni per un cuore difettoso.
Pietro suonava la batteria in modo eccellente, ha fondato un band che esiste tutt'oggi. Amava chiacchierare con me di musica e di tanti altri argomenti, mi prendeva in giro in modo scherzoso e un po' matto, era divertente.
Lo ricordo, una delle ultime volte che ci siamo incontrati, veramente felice, felice con la ragazza che amava, felice della sua attività in proprio, felice punto, Ed è così che voglio ricordarlo, felice.
Ciao Pietro.



Novel senza smile:( bambini horror



Avete mai letto un libro che quasi tutti elogiano come capolavoro, e invece, a voi ha fatto leggermente orrore?

Il libro di cui parlo è Trilogia della città di K. di Agota Kristof, un libro in cui la composizione della scrittura è magistrale. La narrazione è serrata, coinvolgente, vertiginosa.

Sulla trama, invece, ho avuto un senso di repulsione...proprio così. L'autrice racconta di due bambini gemelli che durante, una non precisata guerra, sono consegnati ad una nonna cattivissima. Come nelle favole, c'è l'orchessa e i bambini che le devono sfuggire, In questa storia i bambini però sono, alle volte, più crudeli della nonna. Sono dei piccoli marines che si impongono un regime da combattimento: uccidono, rubano, sono a tratti anaffettivi. L'autrice fa esplodere sotto gli occhi dei gemelli la loro mamma amorevole (letteralmente saltare per aria con una granata, così da un momento all'altro, senza un apparente nesso con quel momento), e loro la seppelliscono, punto, nessun commento, nessuna emozione.

Due futuri sociopatici serial killer? Chissà, sono solo al primo racconto della trilogia, cosa può essersi inventata l'autrice? Non so se avrò voglia di continuare, intanto resto perplessa.

Narrazione che attraverso l'iperbole vuol far riflettere sugli orrori delle guerre? L'autrice la guerra l'ha sicuramente attraversata, e forse, quello che le è rimasto dentro l'ha riversato sotto forma narrativa talmente reale da divenire iper reale. Mi sembra di essere finita dentro un film di Tarantino in forma narrativa. Chiudiamo la pagina.

venerdì 14 novembre 2014

Un venerdì con i libri



La casa editrice Biblioteca dei Leoni mi ha gentilmente fornito i biglietti per andare a visitare EXPO LIBRI 2014 a Padova.

 La parte dedicata ai libri non è grandissima, ma curiosando qua e là si scoprono cose interessanti.
La fiera è principalmente rivolta all'arte, infatti, nei padiglioni adiacenti a quello dei libri si può accedere anche a ARTE PADOVA, dove gli espositori sono tantissimi. Venerdì a spasso con libri, bello!


lunedì 10 novembre 2014

Emily e non solo

Emily Dickinson

O frenetiche notti

O frenetiche notti! 

Se fossi accanto a te, 
Queste notti frenetiche sarebbero 
La nostra estasi! 

Futili i venti 

A un cuore in porto: 
Ha riposto la bussola, 
Ha riposto la carta. 

Vogare nell'Eden! 

Ah, il mare! 
Se potessi ancorarmi 
Stanotte in te!




Perché proprio la cara Emily? Perché nel romanzo 2ODIPA Emily c'è. Emily, vive in solitudine, Amy la protagonista del romanzo frequenta la solitudine. Emily, Amelia, nome non simile, ma il diminutivo suona uguale: Emy - Amy.

Mi piace tanto la dirompente ottocentesca Emily, chiusa nella sua "torre", ma piena di passione.

Buone novel 4: curare bene il proprio orto!

Sono andata a curiosare tra gli e-book pubblicati, come il mio, attraverso il self publishing e mi sono imbattuta in un romanzo con tante belle recensioni (Amazon), troppe per essere di parenti e amici, a meno che la scrittrice non abbia una selva di fan tra i suoi amici (se è così, molto bene), se invece, sono commenti di chi, come me, si è trovato davanti agli occhi il suo titolo, ancora meglio!

Il romanzo si intitola "Le notti non finiscono all'alba", l'autrice si chiama Laura Mars (italiana con alias?), l'opera prima si può collocare nel genere New Adults. La storia è ambientata negli States,forse perché questo genere è nato principalmente da quelle parti. L'ambientazione fa si che si associ velocemente a questo tipo di letture "romantiche per giovani adulti" (il cognome dal sapore straniero dell'autrice aiuta l'orienteering). Devo dire che l'autrice è riuscita nell'intento di internazionalizzazione.
La storia d'amore e di amicizia tra ragazzi vicini di casa (ops! dejavu!), piace, anche se il romanzo, per i miei gusti si dilunga un po' troppo.
Ah! Il perché del titolo del post! L'orto si riferisce all'ortografia dei segni grafici, che nel romanzo è veramente nel caos! Peccato! perché crea difficoltà di lettura, speriamo che l'autrice pensi a questo particolare (rilevante) per i prossimi lettori.


lunedì 3 novembre 2014

Avviso ai naviganti



Un editore, a cui ho consegnato il materiale promozionale del romanzo (incrociamo le dita, anche quelle dei piedi), mi ha inviato i biglietti gratuiti (che gesto carino) per Arte Padova, fiera sull'arte che si tiene evidentemente a Padova, dal 14 al 17 novembre 2014. 
La gentile collaboratrice della casa editrice, mi ha informato che all'interno di questa fiera sull'arte è inserita anche PadovaExpoLibri.
Ero a conoscenza della fiera sull'arte, ma ignoravo quella sui libri. A questo punto non mi resta che andarci...e approfittare dell'occasione per aggiungere un giretto l'enogastronomico (in questo caso più eno), trovando qualche buona cantina che produce il fior d'arancio.
Di nuovo libri e vino, come ad ottobre (vedi post), solo che il vino, in questo caso, è un mio abbinamento.

mercoledì 29 ottobre 2014

Buone novel 3: i libri di Omar








Questa è una storia personale.

Un giorno di molti anni fa è entrato, nel negozio in cui mi trovavo a dare una mano (qualche volta anche due), un cliente che non sarebbe stato un cliente come tanti.

Quel cliente era Omar e sarebbe diventato uno dei miei migliori amici. Per alcuni anni ci siamo persi di vista, e quando ci siamo rincontrati, ho scoperto che il ragazzo che conoscevo era diventato una persona diversa. Diversa? Forse non è il termine giusto, aveva scelto di diventare il meglio di quello che poteva diventare (un meglio che migliora sempre). Non che prima del cambiamento fosse "peggio", assolutamente no, era un ragazzo in cerca di se stesso, beh! Devo dire che si è trovato!

Si è talmente trovato da raccontare "come" in un meraviglioso libro autobiografico: La vita allo specchio.
E' una vita in salita quella di Omar, ma si sa (scusate la metafora un po' abusata),dopo ogni salita c'è una discesa, e poi c'è un paesaggio straordinario. E' in  questo straordinario paesaggio di vita che Omar ci porta con le sue parole.

 ...e poi c'è oggi. Oggi, ottobre 2014, e il nuovo, non romanzo, ma saggio di Omar: Il viaggio rotondo. Un saggio su un argomento che piace ad entrambi tantissimo: la felicità. Omar ha scritto un saggio su argomenti come l'autostima, il divertimento, il cambiamento, con un fine ultimo: come utilizzare le nostre potenzialità per essere felici (o per, ancor meglio, essere "più" felici).
Il viaggio dentro di noi è sempre rotondo, citando delle parole che mi sembrano pertinenti al caso:
"Non cesseremo l'esplorazione e la fine di tutto il nostro esplorare sarà giungere là dove siamo partiti e conoscere quel posto per la prima volta". Thomas Elliot

L'arte della felicità



Ho avuto un flash!

Mi sono detta: in questo blog per il tuo romanzo, cara Angelina, divertiti a parlare di libri. Questa era l'idea: introdurre il mio romanzo e poi parlare degli altri miliardi di libri (miliardi, non esageriamo!, milioni ;) che leggo con tutta la passione di cui sono capace. La passione alle volte è ricambiata, alle volte un po' meno...ma non importa, io leggo...

...questa volta però non ce la faccio...trasgredisco alla mia stessa intenzione e parlo di un film!

Ringrazio Omar che mi ha segnalato un film che mi è piaciuto proprio tanto. E' un film di animazione italiana straordinario per la storia, la realizzazione, la musica e, ultimo, ma forse più importante, per il messaggio che il film vuole trasmettere.

Non è un film per bambini, anche se i bambini possono vederlo tranquillamente, è un film per adulti che vogliono trascorre un' ora e mezza (più o meno) di pura poesia.

Divertitevi a pensare alla felicità, è sempre bello pensare a come essere più felici (e ho aggiunto il "più" con intenzione).

Come si dice in questi casi? Ah sì! Buona visione.



mercoledì 15 ottobre 2014

Buone Novel 2: doni letterari





SAGHE E FILM


Dopo aver visto "The Giver" film dal romanzo omonimo, mi sono incuriosita. Il plot del film è molto interessante: propone un futuro in cui la società è controllata per essere perfetta in ogni suo aspetto. E' un universo distopico e costrittivo vestito da favola. Il film parte bene, sia a livello di immagine, che a livello di trama, poi pian piano regredisce fino a diventare banale, peccato.
Comunque vale la pena di vederlo, se non altro per l'originalità di circa metà del film.






Come spesso accade, quando si vede un film promettente, ci si chiede come sarà il libro? The Giver è il romanzo iniziale di una specie di saga (dico "specie" perché non ne ha tutte le caratteristiche).
Ho letto i due romanzi successivi a The Giver scritti da Lois Lowry: "la Rivincita" e "il Messaggero". Entrambi propongono universi alternativi, quello della Rivincita distopico, quello del Messaggero utopico che però evolve in negativo. I due romanzi non sono strettamente legati l'uno all'altro, se non per dei personaggi che appaiono in entrambe le trame. Sono libri rivolti specificatamente ad un pubblico giovane (mi piacerebbe dire, "e non solo").





Quello che mi ha stupito è la loro profonda immersione negli aspetti negativi dell'essere umano, i romanzi sono attraversati da un senso di cupezza, che viene parzialmente riscattato dalla presenza di azioni positive degli eroi della saga che sono: una ragazza disabile nella Rivincita, e un ragazzo con un'infanzia difficile nel Messaggero. I due ragazzi hanno dei doni speciali, che li porteranno a "regalare" alle loro società di appartenenza, maggiore consapevolezza e benessere psicologico.

Per essere libri per ragazzi non sono certo all'acqua di rose e anche gli adulti dovrebbero darci un'occhiata...non si sa mai. La parola che userei per me è "interessare", sono stati delle letture interessanti, più che piacevoli. Credo che per curiosità leggerò anche l'ultimo della serie: "il Figlio".

lunedì 6 ottobre 2014

Bello come Leo


Giorgio, il protagonista di 2ODIPA è bello, di una bellezza che si scopre pian piano. Giorgio non viene descritto, ma paragonato a  Di Caprio, quello giovane, quello del film Titanic.

Differenze tra i due: Giorgio non è biondo, ed è decisamente meno convinto del suo aspetto, che trascura, sia come abbigliamento, sia come cura della persona, almeno per quasi tutta la prima parte del romanzo. Le ragazze lo notano, ma i suoi modi e il suo look trasandato, non portano a grandi risultati, fino a quando...(questa è una sorpresa che lascio a voi, se vi anticipo tutto che sorpresa è?)









Il castello e i libri

Sabato 4 e domenica 5 ottobre al castello di Susegana (Tv) si è svolta la manifestazione "Libri in cantina".


In questa manifestazione sono presenti piccoli editori. Lo scopo della simpatica escursione è stato: presentare il romanzo. Obiettivo raggiunto. Chissà se porterà a qualcosa.

Al di là del risultato (non ininfluente), il posto dove si svolge la manifestazione è molto bello e le proposte editoriali sono interessanti. Se piacciono i castelli, il luogo merita una visita a prescindere dalle manifestazioni, se vi interessano i libri, annotate l'evento.

domenica 21 settembre 2014

Buone Novel 1: amori sotto dettatura

NON SOLO "DUE ORE"


Chi si scrive si nutre, in genere, di lettura.
Ultimo romanzo letto in ordine di tempo: "Muoio dalla voglia di conoscerti".  Lettura per ragazzi, ma non solo. Il genere è "Young Adult", se vogliamo catalogarlo. Sotto l'immagine di copertina, se siete curiosi, la recensione per Amazon.it






Il romanzo di Chambers è interessante perché mette a confronto due generazioni, quella adolescenziale di Karl, e quella di uno scrittore settantenne. Il rapporto tra i due si sviluppa per soddisfare un'esigenza di Karl: scrivere alla sua ragazza, Fiorella.Karl sceglie proprio lo scrittore preferito da Fiorella, che non conosce e a cui si presenta a casa all'improvviso, come narratore dei suoi sentimenti per lei.Karl è molto abile in attività che non richiedano un uso estensivo di scrittura o lettura a causa della dislessia. La dislessia lo porta ad avere una scarsa autostima pur dimostrandosi un ragazzo molto capace. Il confronto con Fiorella, lettrice accanita e poetessa in erba, rende Karl ancora più insicuro. Sarà l'amicizia, che si sviluppa pian piano con lo scrittore, a rivelare la sensibilità del ragazzo e a svelare talenti che nemmeno lui sapeva di possedere. Allo stesso tempo lo scrittore, vedovo da poco, ritrova in Karl la stessa sofferenza e la riconosce, il ragazzo, infatti, non ha elaborato la morte del padre, avvenuta quando lui era dodicenne. Il confronto tra il dolore dei due, darà come risultato per lo scrittore un'apertura verso il futuro, e per Karl l'appoggio di un uomo, che non sostituirà mai il padre, ma che lo comprenderà intimamente, e attraverso questa comprensione lo sosterrà e non lo abbandonerà mai nei momenti di smarrimento.
Il romanzo è ben scritto, e il rapporto intergenerazionale tra i due è molto interessante, come è curiosa e particolare la storia con Fiorella, che ha un epilogo non scontato. Se il genere Young Adult vi piace "Muoio dalla voglia di conoscersi" potrebbe rivelarsi una lettura piacevole e per niente superficiale.

Angela




venerdì 19 settembre 2014

The secret N° 3

Il drago e il nome





Svelato perché Amy si chiama così adesso è il turno di Giorgio.

Giorgio deve il suo nome, al cavaliere e santo, che nella leggenda uccide il drago.

Il drago nella cultura occidentale (in quella orientale è l'opposto) rappresenta il male.

Giorgio il cavaliere che uccide il male, sarà così coraggioso anche il Giorgio di 2ODIPA?


lunedì 15 settembre 2014

The Secret N° 2

IL LUOGO: TRA INVENZIONE E REALTA'



Amy e Giorgio vivono a San Mauro al Lemene.

San Mauro al Lemene non esiste, ma esiste il Lemene, quindi il paese si può collocare, a piacimento, in qualsiasi punto in cui il fiume scorre.

venerdì 12 settembre 2014

The secret N° 1



Il personaggio femminile di 2ODIPA, Amy, appare la prima volta in un racconto.

Il racconto si intitola "In cerca di Amy" e trae ispirazione, a sua volta, dal titolo di un film, come sopra, "In cerca di Amy".



Nel film troviamo un Ben Affleck giovanissimo, un'attrice poco nota ai più, che interpreta appunto Amy. Il film non è un'opera eccezionale, ma non è la solita trita e ritrita commedia americana di amore/amicizia. Giusto per chiarire, la Amy del film è abbastanza lontana, come caratteristiche, dalla Amy di 2ODIPA.
Il racconto, che trae ispirazione dal titolo del film, era così delineato da finire anche dentro al romanzo, così come il nome della protagonista femminile.

Cercando Amy, Amy ha trovato il suo nome.




giovedì 11 settembre 2014

Sul tetto


Sul tetto di 2ODIPA

L'accesso al tetto è severamente proibito dal "Regolamento".

Il tetto è un luogo magico e un rifugio dove si può sognare.

 Amy lo sa e sfida la Regola.


martedì 9 settembre 2014

Il romanzo parla

La domanda naturale quando dico che ho scritto e pubblicato un romanzo è la seguente: "di che cosa parla?". Molto raramente viene chiesto, in un linguaggio più corretto, "di cosa tratta?".

A me piace, al di là della correttezza dell'espressione, il verbo "parlare", il romanzo "parla".  E' vero, i romanzi in genere, hanno una loro voce, una loro autonomia rispetto all'autore. Il testo viene letto e poi dice la sua sua, nel senso che viene interpretato a seconda dell'esperienza di chi legge.

2ODIPA parla di due ragazzi che crescono e diventano adulti. Tutto qui.
Quello che è curioso non è il tema, ma il "COME", come si diventa adulti? 
L'anagrafica determina l'adultità? E cosa significa essere adulti?

Quali sono i passaggi fondamentali che ci portano da una definizione all'altra? Come si lascia per sempre quel territorio pieno di sfide che è l'adolescenza?
Non che l'età adulta sia priva di sfide, tutt'altro, ma in quelle dell'adolescenza ci sono le prove in anteprima, gli assaggi di cosa sarà il futuro.
C'è chi l'adolescenza non la lascia mai, ma non è il caso dei protagonisti, che crescono e diventano dei giovani adulti.









giovedì 4 settembre 2014

Benvenuti



Benvenuti nel blog di 2 ore di perfezione assoluta.

Questo blog nasce con lo scopo di introdurvi alla mia creaturina, il romanzo che troverete disponibile alla libreria al Segno di Pordenone e Cordenons, in tutte le altre librerie (a richiesta) e on-line negli store dedicati ai libri (Amazon, Mondadori, Ibs, Google Books, ecc.) Nel blog troverete anche la quarta di copertina, l'anteprima del romanzo e tante altre buone novel sui romanzi young e new adult (e dintorni). Buona lettura.