martedì 3 febbraio 2015

Buone Novel 6: e vissero tutti felici e contenti?

Mi accade raramente di leggere due romanzi della stessa autrice di seguito. Il primo romanzo della Gilbert che ho letto è ambientato nell'ottocento (vedi buone novel 5), visto l'impressione positiva, mi sono subito cimentata nel seguito di "Mangia, prega, ama", venduto in Italia con il titolo "Giuro che non mi sposo". Il titolo e la copertina sembrano indicare un libro romantico, invece, sorpresa! Come spesso accade, i miei amici del marketing (amici perché sono vicina alla professione), cercano di vendere, e a volte accade, come nel caso di questo libro, che copertina e titolo (italiani) diano indicazioni un po' dissonanti rispetto al contenuto .


Il romanzo è sia un racconto autobiografico, che un saggio sul matrimonio come istituzione, come rito, come usanza culturale. Devo dire che le riflessioni tra rapporto uomo donna nella cultura occidentale sono molto ben argomentate.  Il titolo in inglese è "Committed", molto meno "rosa" di quello scelto per l'Italia e rivela, com'è nelle intenzioni dell'autrice, il tema di fondo del libro: l'impegno. Per impegnarsi in una relazione, quanto è utile/necessario il rito del matrimonio? Un dilemma che l'autrice stessa si troverà ad affrontare: deciderà o meno di sposare  Felipe? E vissero tutti felici e contenti?

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